Una storia piuttosto articolata, che inizia nel 1926 dopo la fusione di due importanti aziende: Daimler –Motoren–Gesellschaft (DMG) e Benz &Cie, nel gruppo Daimler Benz.
In realtà tutto nasce qualche tempo prima, nel 1989 quando Emil Jellinek affascinato dalla serietà dell’azienda Daimler, apre una concessionaria a Nizza, per rivendere le stesse auto, e diventare quindi importatore ufficiale del brand tedesco in Francia.
L’attività di Jellinek però non si limitava solo alle vendite, perché divenne fanatico delle gare automobilistiche che stavano prendendo piede in costa Azzurra.
Di conseguenza dettò quindi alla Daimler delle nuove specifiche tecniche per creare una vettura più competitiva (la 35PS), a patto che la nuova vettura avrebbe dovuto chiamarsi con il nome di sua figlia: Mercedes. Furono fusi i rispettivi simboli delle due case, una stella a tre punte, che simboleggiano rispettivamente terra, aria e mare, e la corona di alloro, simbolo di vittoria che verrà successivamente stilizzata in un cerchio. Dunque già dal 1902, il nome fu registrato e utilizzato nel campo automobilistico, ma non era ancora legato al marchio Benz come sarebbe accaduto in seguito alla fusione.
Dopo la nascita del marchio Mercedes Benz, nel 1926, il presidente del consiglio di amministrazione Wilherl Kissel e Ferdinand Porsche (progettista e genio creativo) avevano idee differenti sulla fascia delle vetture da produrre: Kissel in quegli anni di crisi prediligeva una fascia più bassa rispetto all’idea di Porsche, legato a vetture più di prestigio, arrivando così ad una rottura tra i due. Con l’ascesa al potere di Hitler, appassionato di automobili, il brand riuscì a superare bene quegli anni di crisi economica.
Con l’arrivo della guerra però tutta la produzione fu convertita a scopi bellici e militari, così l’azienda rimase senza risorse per la produzione; e venne addirittura vietata la vendita di auto fino alla fine delle guerra. Alla fine della seconda guerra mondiale, fu difficile riavviare la produzione, ma fortunatamente gli studi effettuati negli anni precedenti sul motore diesel, furono il trampolino di lancio dei nuovi modelli: la 170D con motore diesel; negli anni 50 con il lancio della 180 con struttura a scocca portante, e la 300SL ali di Gabbiano, un successo di produzione con iniezione diretta di benzina. Fu così che la Mercedes Benz finalmente riesce a vivere una rinascita, dove cercò di espandersi in altri paesi d’oltreoceano per diffondere il suo giro di affari. Risale a questo periodo anche il tentativo (non riuscito) di acquistare la BMW.